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Salone Strozzi

L’epicentro della "bella fattoria suburbana dell’avita famiglia", il grande spazio che unisce le "due facciate egualmente principali" della villa – Carnesecchi sul Giardino a Ponente e Strozzi Machiavelli su via delle Campora – e incrocia ‘le altre due’ laterali: quella sul Verziere – ora ingresso della “Residenza” La Torre de’ Lari – e l’altra sull’orto a mezzogiorno. Un vero e proprio “Salone delle Feste” decorato con festose panoplie di trofei e flabelli piumati, che si apre sul Giardino a Ponente e quindi sull’ormai obsoleto ‘viale erboso’ che conduce alla via di Marignolle. Il salone è costruito sulle imponenti tinaie, cantine e orciaie "che avevano ragione e vita dai contigui poderi" e che tutt’ora sono spazi pieni di fascino, disponibili a riprendere vita in occasioni particolari.

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Sala Machiavelli

Detta anche Sala della Musica o delle Arti per le eleganti panoplie di trofei affrescati nel centro delle pareti, è il doveroso omaggio alla prima moglie di Lorenzo Strozzi, ispiratrice e committente dei grandi restauri fatti alla villa. Come dignitoso ampliamento del Salone delle Feste assolve egregiamente, nell’ambito della Residenza, al ruolo di sala da musica e al nuovo ruolo di domestica Biblioteca ovvero di Sala di Lettura o Salotto di soggiorno.

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Sala Bartoli-Agorai

Con due grandi finestre – sul verziere e sulla via delle Campora – mantiene la collocazione di una pregevole stufa di terracotta ancora perfettamente funzionante. È ora destinata all’ufficio di Reception della Residenza per la prima accoglienza degli ospiti e la momentanea attesa di arrivi e partenze. Sono stati qui collocati il tavolo e le due credenze disegnati dallo Staude per la sua sala da pranzo.

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Sala Carnesecchi

Conosciuta anche come Camera degli Sposi per i due svolazzanti colombi affrescati al centro della volta e delle lunette velate, è prevalentemente adibita alla colazione del mattino e all’eventualità di particolari “rinfreschi” o ricevimenti al buffet favoriti dalla vicinanza di una moderna ed efficientissima cucina di servizio e, per questo, arredata con un grande tavolo centrale e due ‘credenze’ laccate che già esistevano nell’arredamento della villa.